Ultima modifica: 14 Marzo 2020

Osservazioni sul documento di sintesi delle riunioni di equipe: “Strumenti e modalità per comunicare con famiglie e studenti della Scuola Primaria (emergenza coronavirus)”

Agli insegnanti della scuola primaria

Oggetto: Osservazioni sul documento di sintesi delle riunioni di equipe: “Strumenti e modalità per comunicare con famiglie e studenti della Scuola Primaria (emergenza coronavirus)”

Carissimi,

Innanzitutto vi ringrazio per l’impegno con il quale state operando, insieme alle famiglie, nella attuale situazione di emergenza che tutti noi stiamo affrontando.

Sto seguendo con attenzione le attività che avete proposto e che risultano dal registro elettronico, e conto presto di incontrarvi, anche se in modo virtuale.

Alcune osservazioni, però, si rendono necessarie.

Non è più possibile continuare ad avvalersi delle rappresentanti che, in questo frangente, stanno affrontando le stesse difficoltà di tutti i genitori. L’indirizzo mail nome.cognome@icmorodalmine.it è un indirizzo “di servizio”, e non personale, ed è quanto mai opportuno che venga utilizzato con le famiglie in questa circostanza.

Ottima la decisione di accorpare le diverse proposte di lavoro ed assegnarle con cadenza settimanale.

È opportuno che le consegne risultino sempre dalla sezione compiti assegnati del registro, con indicato il termine e la modalità di consegna e gli eventuali documenti da reperire in bacheca.

Quanto al limitarci all’uso del registro, mi sento di associarmi all’invito già presente nella nota ministeriale, e rivolto in particolar modo alla scuola primaria:

“Ogni iniziativa che favorisca il più possibile la continuità nell’azione didattica è, di per sé, utile. Si consiglia comunque di evitare, soprattutto nella scuola primaria, la mera trasmissione di compiti ed esercitazioni, quando non accompagnata da una qualche forma di azione didattica o anche semplicemente di contatto a distanza. Va, peraltro, esercitata una necessaria attività di programmazione, al fine di evitare sovrapposizioni tra l’erogazione a distanza, nella forma delle “classi virtuali”, tra le diverse discipline e d evitare sovrapposizioni.

Va infatti rilevato (e ciò vale anche per i servizi all’infanzia) come i nostri bambini e le nostre bambine patiscano abitudini di vita stravolte e l’assenza della dimensione comunitaria e relazionale del gruppo classe. Anche le più semplici forme di contatto sono da raccomandare vivamente. E ciò riguarda l’intero gruppo classe, la cui dimensione inclusiva va, per quanto possibile mantenuta, anche con riguardo agli alunni con Bisogni educativi speciali”.

Le difficoltà delle famiglie devono portarci a individuare i canali più adatti, ma non possono tradursi in una semplice rinuncia al tentativo di adottare strumenti che possano ricostruire, anche in modo virtuale, la dimensione della classe.

Auspico che queste mie indicazioni, che intendono esprimere un indirizzo già pienamente accolto da molti insegnanti, possano sollecitare un’ampia riflessione, e favorire la sperimentazione, magari solo di alcuni, nella direzione indicata.

la dirigente scolastica

Elena Maffioletti