Ultima modifica: 6 Aprile 2016

divieto di introduzione e consumo di alimenti a scuola

divieto di introduzione e consumo di alimenti a scuola

080_divieto di introduzione e consumo di alimenti

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

Istituto Comprensivo Dalmine “A. Moro”

Via Olimpiadi, 1 – 24044 Dalmine – BG – cod fisc. 95206710162

Tel: 035 561526 – Fax: 035 562517

e mail: BGIC8AB003@istruzione.it –  BGIC8AB003@PEC.ISTRUZIONE.IT

 

Circ. n. 80 Dalmine,  22 marzo 2016

A tutto il personale, docente e non docente

Oggetto: divieto di introduzione e consumo di alimenti a scuola

Si invitano tutti i docenti a prestare particolare attenzione alla tematica in oggetto.

L’alimentazione nella scuola implica il richiamo di temi connessi alla salute e alla sicurezza. La distribuzione e il consumo collettivo di alimenti all’interno delle classi richiama tre gravi problematiche:

  • il forte aumento di casi di bambini allergici o intolleranti a sostanze presenti negli alimenti;
  • la difficoltà di garantire sicurezza e salubrità di alimenti prodotti in ambienti casalinghi;
  • la difficoltà oggettiva di diversificare nella classe la distribuzione di alimenti (anche di provenienza certa) in base alle allergie e/o intolleranze di ciascun alunno.

Pur riconoscendo il valore educativo dei momenti di festa associati al consumo di cibo “insieme”, tuttavia l’introduzione nell’Istituto di alimenti comporta per gli alunni pericoli difficilmente gestibili e per la scuola stessa il rischio di incappare in forti sanzioni secondo le recenti normative alimentari.

Pertanto, dalla considerazione che è indispensabile tutelare sia i minori sia gli insegnanti, e previa consultazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, si dispone:

  • il divieto assoluto di introdurre dall’esterno alimenti a consumo collettivo, al fine di evitare spiacevoli conseguenze legate a casi di allergia;
  • non è consentito festeggiare nella scuola compleanni e ricorrenze che comportino consumo da parte degli alunni di alimenti prodotti artigianalmente da genitori o esercenti attività commerciali, ma esclusivamente prodotti confezionati muniti di etichetta a norma.
  • qualora gli alimenti, prodotti confezionati con etichetta a norma, siano usati nel contesto scolastico a scopo di manipolazione, le insegnanti dovranno elaborare specifico progetto, in cui illustrano finalità, metodi ed attività, e, previa autorizzazione della dirigente scolastica, porlo a conoscenza delle famiglie, con comunicazione scritta, indicando gli alimenti utilizzati. Il prodotto di dette manipolazioni non potrà in ogni caso essere destinato ad uso alimentare.

I cibi opportunamente controllati a tutela della salute degli allievi sono solo quelli forniti dalla ditta di refezione incaricata del servizio e distribuiti dal personale.

E’ escluso conseguentemente il consumo di cibi di altra provenienza a Scuola, fatta eccezione, limitatamente alle scuole primaria e secondaria, della merenda fornita dal genitore solo ed esclusivamente per il proprio figlio.

Il cibo distribuito nella mensa scolastica è studiato e stabilito nella quantità e composizione dall’ASL.

L’insegnante, autorizzando la consumazione di alimenti e bevande in classe, si rende automaticamente responsabile in termini di vigilanza sui danni che questi possono causare all’alunno, pertanto è vietato introdurre cibi nella scuola che non siano prodotti confezionati con etichetta a norma, che evidenzi la data di scadenza, gli ingredienti, la responsabilità legale della produzione.

Si dispone infine il divieto di distribuire caramelle.

La dirigente scolastica

Prof Elena Maffioletti